Avellino | La nota del deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino

Il dramma dell'ex Isochimica: caso grave

ma dalle istituzioni solo silenzio e inerzia

La Regione deve assurmersi le sue responsabilità e attivare la bonifica

Angelo D'Agostino
Angelo D'Agostino

AVELLINO | In merito alle dichiarazioni rilasciate ieri ad Avellino dal Ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, sul caso Isochimica, il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino prende atto con soddisfazione dell’interesse manifestato dall'esponente governativo, al quale era stata presentata un’interrogazione dal parlamentare irpino due settimane fa. La stessa interrogazione era stata inoltrata da D’Agostino ai ministri della salute e del lavoro, proprio per auspicare quella sinergia di intervento tra le parti istituzionali competenti sollecitata ieri dalla deputata del Pd, Valentina Paris.

IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI | «Purtroppo – dichiara D’Agostino - sia dal Ministro della Salute che da quello del Lavoro non sono ancora arrivate risposte, nonostante che il problema degli operai Isochimica abbia una valenza gravissima e di dimensione nazionale come giustamente rilevato dal Ministro Orlando».

DRAMMATICITÀ CASO ISOCHIMICA | «Mi appello alla sensibilità dimostrata dal titolare del dicastero dell’Ambiente – continua D’Agostino – affinché il caso Isochimica venga recepito in tutta la sua drammaticità dall'intero Governo, come è nelle aspettative non soltanto degli ex dipendenti della fabbrica di Pianodardine ma della intera cittadinanza di Avellino».

LE RESPONSABILITÀ DELLA REGIONE | «É solo il caso di ricordare – prosegue D’Agostino – che lo stesso gip del Tribunale di Avellino ha convalidato il sequestro dell’area Isochimica, così come richiesto dalla Procura, proprio per il rischio – salute cui è esposto un numero indeterminato di cittadini avellinesi. Quanto mai opportuno è il richiamo che ha fatto il Ministro Orlando alla responsabilità della Regione Campania, che allo stato dei fatti non ha ancora deciso alcun intervento concreto per la bonifica. Non vorremmo che alle ipotesi di reato già formulate dalla Procura per il disastro Isochimica se ne aggiungessero altre per inerzie dei livelli istituzionali competenti: è nelle aspettative di tutti che il problema Isochimica venga definitivamente risolto con interventi mirati di bonifica, al di là delle aule dei tribunali».

Mercoledì 26 giugno 2013