Avellino | Ultimo impegno casalingo e penultimo di campionato per la Sidigas Scandone

Pancotto: «Energia e positività contro Venezia»

Domenica i lupi attesi dall’importante match contro gli oro granata

La Sidigas Scandone Avellino
La Sidigas Scandone Avellino

AVELLINO | Ultimo impegno casalingo e penultimo di campionato di regolar season per la Sidigas Scandone Avellino che domenica, con inizio alle 20, affronta l’Umana Venezia. Coach Pancotto, presenta la gara contro i veneti, nella consueta conferenza stampa prepartita.

UNA LUNGA SCALATA | «Abbiamo dovuto scalare tante montagne per vedere questo orizzonte davanti a noi – esordisce il coach marchigiano. - Ci siamo conquistati, con merito, il diritto di giocare questa partita, dove dovremo grattare il barile delle motivazioni. Venezia è l’ennesima squadra, che dobbiamo sfidare, che è davanti a noi in classifica. É un team di prima fascia, lungo, con tanti giocatori importanti, con talento, punti e rimbalzi nelle mani. Per tutta la durata del match dobbiamo innalzare la nostra intensità difensiva e saper attaccare le due parti del campo: ritmo sui 28 metri e personalità a metà campo».

INCOGNITA DEAN E RICHARDSON | Resta però l’incognita di Dean e Richardson. Ancora incerta la loro presenza alla partita di domenica. Per tutta la settimana sono stati assenti: «Per Richardson – dice Pancotto - è un problema di influenza, mentre per Dean si tratta di un problema alla spalla e che dovrà verificare lo staff medico».

LA CARICA DEL PUBBLICO | Ma oltre alla migliore squadra schierata in campo, dal punto di vista ambientale ci vuole un grande pubblico come sostegno: «Che questo pubblico sia un elemento stimolante è innegabile. Quando si vince ci sentiamo paladini di queste persone. Di questo pubblico dobbiamo portare orgoglio e motivazioni ma, in campo, dobbiamo giocare una partita di contenuti tecnici e tattici, trasformando in energia i valori che i tifosi ci trasmettono».

FARE MEGLIO DI LORO | Ma quale sarà la chiave della partita con una squadra, l’Umana Venezia, tanto completa? Così risponde il coach marchigiano: «Le nostre rotazioni le abbiamo costruite, mentre Venezia invece le ha già costituite. Non bisogna pensare di giocare contro 12 persone, ma soltanto contro quei 5 che sono in campo e fare meglio di loro». Naturalmente c’è anche la pressione della partita da tenere in conto: «Ci siamo conquistati l’energia che una gara del genere ci dà. La tensione che abbiamo è positiva».

RISULTATI MERITATI | Resta il fatto che nessuno, a gennaio, una cavalcata così importante: «Nessuno poteva immaginare una cavalcata vincente. Solo chi lavora per ottenere risultati, e noi lo abbiamo fatto, può raggiungerli. Ci siamo guadagnati il diritto di allungare le emozioni di questa stagione».
E sulla parola play off frena: «Chiunque la dice deve sapere che è un traguardo in mano agli avversari. In mano nostra c’è solo la determinazione e la volontà di mettere in campo tutta l’energia per questa partita. La certezza è quella di affrontare Venezia per giocare meglio di loro. Il futuro è quello che fai oggi».

Venerdì 26 aprile 2013