analisi delle acque rivela presenza di prodotto chimico inquinante

In Valle Ufita pozzi consortili contaminati

Consorzio Bonifica blocca erogazione idrica

Danni economici ed ambientali incalcolabili alle aziende agricole

Acqua pozzi consortili contaminata
Acqua pozzi consortili contaminata

ACQUA CONTAMINATA | Il Consorzio di Bonifica dell’Ufita comunica di avere interrotto la distribuzione dell’acqua ad uso irriguo, prelevata dai pozzi consortili nel fondovalle Ufita, a causa dell’inquinamento derivante da un prodotto chimico non di natura ambientale. Il presidente del Consorzio, Francesco Vigorita, presenterà denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino.

DANNO ALL’AGRICOLTURA | L’interruzione provoca danni incalcolabili sia in termini economici sia sotto l’aspetto ambientale. Le centinaia di aziende agricole che producono ortaggi di alta qualità, non disponendo più nel pieno della calura estiva della risorsa idrica ad uso irriguo garantita da anni dagli impianti consortili, rischiano in concreto di vedere distrutte le produzioni.

SI CERCANO I RESPONSABILI
| «L’irresponsabilità di coloro che hanno causato tali danni ambientali – dichiara il presidente Vigorita – non può e non deve essere lasciata impunita. Invito tutte le istituzioni, ciascuna per quanto di propria competenza, a collaborare intensamente. Serve individuare la causa dell’inquinamento ed è altrettanto necessario che i colpevoli di questo disastro siano messi di fronte alle proprie responsabilità. Contiamo nell’azione sempre preziosa dell’Autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine».

LE MISURE DI EMERGENZA | Il Consorzio si sta già organizzando per evitare ulteriori disagi. «Cercheremo nell’immediato di mitigare i problemi - aggiunge il presidente Vigorita - prelevando l’acqua dai siti consortili non inquinati, come la diga Macchioni e gli invasi di Frigento e Gesualdo, per trasportarla nelle aree interessate da questa grave situazione».

POTENZIAMENTO SISTEMA IRRIGUO | Il Consorzio nel contempo, grazie anche al progetto di 2,5 milioni di euro approvato dalla Regione Campania lo scorso 30 Aprile, ha già progettato il potenziamento del sistema di irrigazione utilizzando con un sistema a cascata la risorsa idrica della diga Macchioni di Castel Baronia.
La situazione venutasi a creare in questi giorni dimostra l’importanza del servizio irriguo svolto dal Consorzio per l’economia agricola e l’essenzialità della funzione di salvaguardia ambientale, svolta da tutte le istituzioni operanti sul territorio.

Venerdì 14 giugno 2013