Provincia depredata di servizi e infrastrutture

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Venticano | oggi il convegno dedicato al Patto per lo Sviluppo in Irpinia

Provincia depredata di servizi e infrastrutture

Basta politica napolicentrica, più attenzione ai territori interni

Redazione Online

Progettare lo sviluppo
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VENTICANO | Un lungo confronto dedicato al Patto per lo Sviluppo in Irpinia, al quale hanno partecipato Provincia, Asi, Confindustria e sindacati. Un confronto dal quale emergono proposte, analisi dei problemi e cose da realizzare. Tra queste il rilancio della tratta ferroviaria Avellino -Rocchetta, già al centro di un impegno fatto dal commissario provinciale Raffaele Coppola qualche settimana fa.

PATTO PER LO SVILUPPO | Impegno nel corso della tavola rotonda organizzata alla Fiera di Venticano. Luigi Villani, presidente della Pro Loco, spiega il perché del convegno. «La fiera non è solo commercio, la fiera oramai da diversi anni é diventata luogo di riflessione e confronto. Non a caso oggi abbiamo deciso di parlare di Patto per lo Sviluppo, un tema di grande attualità ed importanza per la nostra Provincia». Il sindaco Luigi de Nisco è sulla stessa lunghezza d’onda. «In Italia, il tasso di disoccupazione giovanile supera il 35 per cento, bisogna fare qualcosa di concreto. La nostra campionaria non basta, ma é un segnale vero, una dimostrazione che si può creare sviluppo e occupazione».

POLITICA ASSENTE | La riflessione é stata guidata con maestria da Gianni Festa, presidente del Corecom, che ha sottolineato come la parola sviluppo sia abusata. «In tutto questo tempo, da giornalista, ne ho sentito parlare tanto, in centinaia di convegni, ma alla fine si è trattato solo di tavole rotonde, promesse della politica appunto. La verità è che la politica é assente, il sindacato cerca di supplire a queste assenze con metodi e strumenti però oramai vecchi e obsoleti. Questi ultimi cinque anni sono stati disastrosi : in Irpinia ci chiudono gli ospedali, i tribunali, si impossessano dell'acqua, per non parlare delle ferrovie. Il tutto per colpa di un Napoli centrismo esasperato e di una classe dirigente provinciale che non si fa sentire più, che ha perso peso e spessore».

L’AVELLINO-ROCCHETTA | Pietro Mitrione della associazione «In Loco motivi» concorda con Gianni Festa e ricorda che in Irpinia anche le ferrovie hanno perso il proprio valore. «L’Avellino Rocchetta attraversava sette nuclei industriali: eppure questo non é bastato a non farla chiudere. La Provincia dovrebbe riappropriarsi delle proprie strutture di enorme potenzialità, deve valorizzarle, non può permettere che Napoli continui a toglierci tutto. Non a caso Avellino é l'unica città che non ha più un collegamento con il capoluogo regionale. Serve invece un interscambio ferro - gomma e riaprire la ferrovia Avellino - Rocchetta almeno fino a Lioni, come ci aveva promesso il commissario Coppola qualche mese fa in un altro confronto. Riapertura necessaria per utilizzare anche i kilometri di fibra ottica che sono presenti lungo tutto il tratto ferroviario. Di questo e tanto altro comunque parleremo allo sciopero provinciale per i trasporti, il prossimo quattro maggio».

PIÙ INFRASTRUTTURE | Andrea Giorgio, delegato della presidenza di Confindustria, ribadisce la validità del Patto. «Siamo in una nuova era economica, il Patto per lo Sviluppo diventa prerogativa fondamentale. Nonostante la forte recessione che colpisce il paese, bisogna concepire il Mezzogiorno come piattaforma naturale al centro del Mediterraneo. Per questa ragione, l'Irpinia non può lasciarsi sfuggire l'occasione di investire in green economy. Smart community e rinnovabili devono essere le priorità. C'è bisogno di un cambio di mentalità nel realizzare le infrastrutture. L’auto-imprenditorialità può considerarsi un punto di partenza – continua Giorgio - per i più giovani e per le imprese in fase di start up. La formazione nel campo dello sviluppo sostenibile, però, rimane la priorità. Riguardo alla banda larga, ritengo che il problema principale sia legato agli scavi. C'è bisogno di razionalizzare tutto quanto si muove intorno a questo settore».

REGIONE NAPOLICENTRICA | Antonio Famiglietti della Cgil attacca invece la politica, rea di essere assente. «Intorno al Patto dobbiamo cominciare a cambiare qualcosa, non dobbiamo più essere una Provincia commissariata prima di tutto, e poi siamo stanchi della assenza del governo regionale e nazionale. Il presidente Caldoro é venuto pochissime volte nella nostra Provincia, segno evidente che la Regione non da mai risposte. Ci vuole una idea nuova e concreta della politica, capace di sbloccare davvero situazioni incancrenite da anni ed anni».

SCENDERE IN PIAZZA | Giulio Belmonte, presidente dell’Asi, indica la strada da seguire. «Tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione senza piangerci addosso, senza scaricare addosso agli altri le nostre responsabilità: ai tavoli si fanno solo chiacchiere, in realtà bisogna dare soluzioni e risposte. Per questo lasciamo fuori la politica dalle istituzioni e lavoriamo tutti nella stessa direzione pensando alle cose da fare».
Belmonte ha anche sottolineato la necessità di procedere in tempi brevi alla bonifica dell’area della ex Isochimica ed ha illustrato per grandi linee quelle che sono le iniziative sulle quali l’Asi si gioca la scommessa del rilancio dell’Irpinia: dalla Piattaforma Logistica, che diventerà Polo Agroalimentare, all’Asse Attrezzato Valle Caudina-Pianodardine, sul cui completamento il numero uno dell’Asi ha lanciato gravi accuse alla Regione Campania: « L’ultima notizia che abbiamo è che ci è stata tolta la competenza dell’arteria. Poi null’altro, al momento l’opera sembra essere finita nel dimenticatoio. Non se ne sente più parlare, se non per gli interventi di rimozione dell’immondizia che l’Asi è costretta periodicamente a fare, a proprie spese». Critiche alla Regione anche in materia di Contratti di Programma. Giulio Belmonte ha invitato i sindacati alla mobilitazione: «Scendiamo in piazza -ha detto- io sarò con voi. La Regione non può continuare a fare orecchie da mercante rispetto ad uno strumento che rappresenta una importante boccata di ossigeno per numerose aziende e soprattutto per l’occupazione nella nostra provincia» .

L'IMPEGNO DI DE FEO | Presenti anche i sindacati: Michele Caso della Uil ha ricordato Franco de Feo, il segretario provinciale scomparso una settimana fa. «Si è impegnato tanto ed è stato tra i fautori del Patto, nel quale credeva fortemente. Il futuro va costruito pensando al presente. Tre direttive vogliamo seguire: ferrovie, capaci di collegare l'Ufita con l'Alta capacità, banda larga e piattaforma logistica. Ma oltre alle battaglie del sindacato é la politica che deve dare risposte».

CRESCE LA POVERTÀ | Ugl e Cisl sottolineano il momento drammatico e la necessità di rilancio.
«Serve verificare la possibilità di una ripresa – ha sottolineato Stolfa dell’Ugl - dalla crisi, serve ritornare ad avere potere di acquisto altrimenti le cose peggiorano. I progetti di cui parliamo oggi sono favolosi e bellissimi, ma c'è una difficoltà oggettiva che riguarda la vita quotidiana e una soglia della povertà diventata altissima».

I MINIMI STORICI | «Ci siamo spesi molto come sindacato e sul Patto – ha spiegato invece Clorindo Sullo della Cisl - penso sia importante, in questo momento, cercare di partire con i progetti che sono già pronti. Bisogna rendere il Patto operativo, per permettere alla Provincia di uscire da questi minimi storici e valorizzare l'esistente».

GUARDARE LONTANO | Proprio di valorizzazione dell’esistente parla il commissario Raffaele Coppola , al quale sono state affidate le conclusioni. «Il convegno ha coniugato la concretezza e la volontà di guardare lontano. Prima riflessione é: parliamo di crescita o sviluppo? Gli economisti prediligono il termine crescita. Ritengo che questa occasione voluta da Sibilia, e dalla Provincia punti a costruire un futuro nuovo e possibile. Le idee venute fuori dal Patto sono affascinati e interessanti, ma in realtà bisogna guardare all'immediato. L'Avellino - Rocchetta per esempio, potrebbe avere una rivalutazione. Non come mezzo di trasporto, ma per incrementare il grado di conoscenza della nostra terra, attraverso la valorizzazione dell'esistente e dunque attraverso una serie di nuove iniziative che possano riguardarla. Una Provincia commissariata infine non va bene, è vero, – ha concluso Coppola – ma noi dobbiamo lottare e pretendere con forza affinché la Provincia come ente rimanga, perché anche la politica non basta. La battaglia deve essere comune».

INCONTRO SU EDILIZIA SOSTENIBILE | Intanto per domani, sempre alle dieci, è fissato un nuovo convegno. Presso la sala conferenze della Fiera si parlerà di «Edilizia sostenibile e risparmio energetico. Tra necessità e opportunità». Una riflessione approfondita sull’edilizia abitativa perché oltre che costruire bisogna soprattutto riqualificare energeticamente l’esistente. Ai lavori, moderati dal giornalista dell’Ansa e Itv Norberto Vitale, parteciperanno l’ingegnere Fausto Altavilla, consulente energetico CasaClima, Giulio de Angelis di Ascomed e l’assessore regionale all’urbanistica Marcello Taglialatela. Si discuterà anche della battaglia contro le trivellazioni in Alta Irpinia con il sindaco di Nusco Giuseppe De Mita e Giovanni Venuto, presidente del «comitato no trivellazione». Sono previsti i saluti del presidente della Pro Loco Luigi Villani e del sindaco di Venticano Luigi de Nisco.

Sabato 27 aprile 2013

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