tutti in viaggio sulle barche a vela dell'inclusione sociale
Centinai i giovani coinvolti nella realizzazione delle imbarcazioni
VARO BARCA A SALERNO | Dopo il varo nazionale delle barche a vela, nell’ambito del progetto «Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità», andato in scena lo scorso 18 maggio nel porto turistico Odescalchi di Santa Marinella, in provincia di Roma, l’iniziativa, organizzata dalla Uisp, sbarca a Salerno. Giovedì 20 giugno, a partire dalle 17, presso lo Yachting Club Salerno al Porto Turistico Masuccio Salernitano, si terrà la presentazione del lavoro effettuato dal Comitato Territoriale Uisp di Salerno, presieduto da Carmine Calvanese, in collaborazione con la Lega Vela Uisp. Alle 18, poi, la barca realizzata dai ragazzi salernitani sarà varata nelle acque del porto turistico.
SPORT PER TUTTI | «Un momento di grande aggregazione e partecipazione, che ha visto centinaia di giovani, in tutta Italia, contribuire alla veicolazione di un messaggio concreto di integrazione». Ivo Capone, presidente del Comitato regionale Campania della Uisp commenta l’iniziativa che vivrà il suo momento clou regionale a Salerno. «Il progetto Capitan Uncino racchiude alla perfezione il concetto di sport per tutti, ecco perché sono particolarmente orgoglioso del ruolo attivo che ha giocato il Comitato di Salerno nella realizzazione dell’iniziativa».
SETTE CITTÀ COINVOLTE | «Capitan Uncino» ha coinvolto sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta (LT), Salerno, Tricase (Le).
LA CULTURA DEL MARE | L'idea che ha animato il progetto è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale. Tutto è stato fatto in casa dai ragazzi, con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di quattro metri, costruite sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Ogni gruppo ha vissuto un'esperienza basata sul lavoro in comune e sulla condivisione della cultura del mare, basata sulle antiche regole della Filibusta (XVI-XVII secolo), come educazione all’auto organizzazione, alla condivisione delle responsabilità e al rispetto delle diverse abilità.
Martedì 18 giugno 2013