Avellino | lo sfogo della consigliera regionale del Partito democratico, Rosetta D’Amelio
«Riuso risparmi di aziende virtuose all’interno degli stessi territori»
AVELLINO | «Non è possibile che l’unica via per uscire dal commissariamento della sanità campana è quella dei tagli lineari ed indiscriminati; non è più accettabile che si continui a ragionare come se si trattasse si un’azienda manifatturiera». Questo il monito della consigliera regionale del Partito democratico Rosetta D’Amelio, nel suo intervento durante il convegno indetto dall’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Avellino che si è tenuto stamattina al Viva Hotel.
SANITÀ, TAGLI INDISCRIMINATI | «Ci sono bisogni ed esigenze più complesse da prendere in considerazione, in rapporto alle singole comunità e ai territori in questione. Basta con la distinzione tra cittadini di serie A e quelli di serie B. La sanità è un diritto universale che, dunque, spetta a tutti».
IN IRPINIA AVANZO DI 22MILIONI DI EURO | Un intervento risoluto e chiaro, durante il quale la consigliera Pd ha voluto sottolineare, ancora una volta, l’ingiustizia subita dalla nostra provincia, capace di produrre un avanzo di ben 22 milioni di euro, puntualmente restituiti e riutilizzati dagli enti regionali per colmare l’incolmabile buco della sanità napoletana: «Alla luce di ciò che è successo fino ad oggi, mi viene da dire, con amarezza, che oltre al danno si è aggiunta la beffa per noi irpini. Dopo la restituzione della cospicua somma di denaro avanzata dal bilancio, siamo stati ripagati con dei tagli indiscriminati su tutti i servizi di competenza del distretto sanitario da parte di una Regione che non ha più fatto alcuna differenza tra le aziende virtuose, come la nostra, e quelle in deficit e con grandi disavanzi, come quella napoletana».
PATTO DI STABILITÀ | «Tra l’altro – continua la D’Amelio - proprio un mio emendamento, approvato all’unanimità in Commissione Sanità, che prevedeva il riutilizzo dei risparmi delle aziende virtuose all’interno degli stessi territori per finanziare ed ottimizzare i vari servizi socio-sanitari – e con questo attestare anche una sorta di graduatoria di merito delle singole aziende sanitarie - è stato bocciato all’atto dell’approvazione della legge finanziaria 2013. Ma la partita – ha poi aggiunto D’Amelio – non è ancora persa del tutto. La soluzione, nel futuro, sta nel Patto di Stabilità e nella sinergia tra sindaci, che avranno un ruolo ancor più determinante, e le Aziende sanitarie locali».
Sabato 27 aprile 2013