Avellino | dopo anni di impegno a favore delle piccole realtà imprenditoriali
Una voce giovane capace di coniugare sapienza antica e tecnica moderna
MOCELLA PRESIDENTE REGIONALE CONFARTIGIANATO | Un incarico prestigioso che premia gli anni di impegno a favore delle piccole realtà imprenditoriali e degli artigiani, e una politica aziendale lungimirante, che ha guardato sempre alle concrete possibilità occupazionali, soprattutto dei più giovani. Ettore Mocella – presidente della «Confartigianato» Avellino – è stato eletto, ieri mattina, dall’assemblea regionale di «Confartigianato Imprese Campania», nuovo presidente regionale.
CURRICULUM NEO LETTO | Il neo eletto, 46 anni, succede a Enrico Inferrera, presidente del sodalizio napoletano. Una percezione acuta della realtà microimprenditoriale del territorio, congiunta con la capacità di ipotizzare ed attuare strategie lavorative ed occupazionali atte ad arginare la crisi economica attuale, l’attenzione ai talenti irpini della realtà artigianale, e al mondo dei lavoratori, sono queste le strategie sindacali che hanno fatto convergere i voti sulla sua figura. Laurea in Economia e Commercio alla «Federico II» di Napoli, e una lunga esperienza nel sistema Confartigianato, nonostante la giovane età, il neo presidente irpino ha già chiare le linee di intervento per il prossimo quadriennio.
ARTIGIANATO FIBRA DEL TESSUTO ECONOMICO | «Il punto principale – ha affermato Mocella – sarà lo sviluppo dei territori, con una politica policentrica dell’organismo regionale. Cercheremo un’interlocuzione forte con la Regione Campania, per riportare al centro il sistema artigianato, che rappresenta non solo un punto importante per il nostro tessuto economico, ma è anche portatore di valori sociali e umani di estremo rilievo, come ho sempre ribadito».
UNA VOCE GIOVANE | Una voce giovane, che ha sempre visto nel retaggio artigianale, prospettive nuove per il futuro, riuscendo a coniugare sapienza antica e tecnica moderna. «Il nostro obiettivo primario sarà – ha concluso Mocella – quello di riprenderci una dignità di interlocuzione che, negli anni, si è un pò persa, anche a causa della confusione che, troppo spesso, accomuna l’impresa comune con il mondo dell’artigianato».
Giovedì 16 maggio 2013