No al frazionismo e alla depressione dei territori dell'interno
Con la vittoria del «Sì» nasce il terzo polo urbano più grande dell’Irpinia
MONTORO SUPERIORE | «Votare «Sì» al referendum che si terrà domenica prossima, a Montoro, significa dire no all’ignoranza, al frazionismo, alla depressione del territorio. Una Montoro unita potrà portare soltanto dei benefici ai cittadini e a tutto il territorio circostante». Non ha dubbi la Consigliera regionale del Pd Rosetta D’Amelio, la fusione dei due comuni della valle dell’Irno avrà ricadute positive per l’area. È per questo che invita i cittadini, chiamati alle urne, ad esprime parere positivo.
UN APPUNTAMENTO CON LA STORIA | «Un appuntamento con la storia – ha aggiunto D’Amelio – poiché è stato un referendum approvato all’unanimità dalla Giunta Regionale con la promulgazione di una legge ad hoc che, di fatto, abroga il quorum, anche se auspico ad un intervento di massa della popolazione. Una cosa è far passare il «Sì» con il 10%, ed una cosa con il 70-80%. Una cosa è certa: la palla ora passa agli abitanti, ed è loro dovere riappropriarsi di uno strumento democratico, quale il referendum popolare, per far sentire la propria voce e scegliere direttamente, senza che la decisione passi sopra le loro teste».
TERZO POLO URBABO DELL’IRPINIA | La stessa consigliera, inoltre, ha illustrato tutti i benefici, in termini politici ed economici, che si potranno ottenere con una Montoro unita dal punto di vista amministrativo e non solo:«L’unione delle due Montoro porterà alla nascita del terzo polo urbano più grande dell’Irpinia, che si candiderà, anche per la sua posizione geografica, a sbocco dell’Irpinia intera verso il mare e verso il polo salernitano, oltre all’aspirazione a gestire direttamente i fondi europei, che riceverà con una maggiorazione del 20% nella programmazione 2014-2020, in quanto sarà una città di 18mila anime, senza l’intermediazione burocratica da parte della Regione Campania».
Sabato 25 maggio 2013