Montemarano | sì all'energia verde, ma a basso impatto sul paesaggio
Il sindaco Palmieri: «Progetto approvato con l'amministrazione Coscia»
MONTEMARANO | L’Amministrazione Palmieri, insieme al Comitato «No Eolico Selvaggio in località Pezza-Cancelli», sorto in seguito alla notizia della possibile installazione di due pale eoliche a poca distanza dal centro abitato del Comune di Montemarano, avevano chiesto, nel corso di una assemblea pubblica, alla ditta proponente, di ritornare sui propri passi e di rinunciare alla realizzazione del progetto.
SITO NON IDONEO | La proposta avanzata dalla comunità di Montemarano consisteva nell’offrire la disponibilità di nuovi siti, più distanti dal centro abitato quindi meno visibili e meno impattanti sul paesaggio. Il sindaco Palmieri, infatti, ha dichiarato più volte, anche a mezzo stampa, che la posizione della sua Amministrazione non è contraria allo sfruttamento dell’energia eolica e, più in generale, all’energia cosiddetta verde. É, invece, contraria alla scelta del sito ed alle dinamiche che hanno portato alla sua individuazione come idoneo ad ospitare una installazione di due torri alte 80 metri ciascuna ed eliche di un diametro di 45.
COMUNITÀ CONTRARIA | Palmieri e la sua compagine hanno sempre sostenuto, infatti, che rispetto a decisioni così delicate non si può e non si deve prescindere dal coinvolgimento delle comunità che rimangono le vere padrone del territorio.
RICORSO AL TAR | Non avendo avuto alcun riscontro dalla ditta che ha curato il progetto sulla disponibilità a rinunciare alla installazione autorizzata con Decreto regionale n. 134 del 26/03/2013, l’Amministrazione Comunale di Montemarano, coerentemente con quanto emerso nel corso dell’Assemblea pubblica e con la posizione espressa dal «Comitato No Eolico Selvaggio in località Pezza-Cancelli», ha presentato ricorso al TAR di Napoli.
SCELTA OBBLIGATA | Dichiara il giovane sindaco Palmieri: «La nostra decisione di ricorrere al TAR rappresenta una scelta obbligata. Siamo stati chiamati a governare per fare l’interesse della nostra comunità ed ogni nostra azione è ispirata a questo principio. L’azione legale a cui abbiamo dato corso era doverosa e rappresenta la concreta volontà di difendere il nostro territorio. Ci siamo rivolti ad un professionista di primo piano che si è appassionato al nostro caso: il Professor Giuseppe Abbamonte già professore di Diritto Amministrativo e Costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli e Presidente della Società Italiana di degli avvocati Amministrativisti e docente alla Accademia Pontiana».
AMMINISTRAZIONE COSCIA RESPONSABILE | «Con questo ricorso – continua il primo cittadino - io e la mia Amministrazione abbiamo fatto quanto era nelle nostre concrete possibilità e a prescindere dall'esito siamo sereni, soddisfatti del nostro operato ed abbiamo la coscienza a posto. Riteniamo di aver affrontato la vicenda con autorevolezza, trasparenza, determinazione, pur non essendo responsabili in nulla ed essendo stati chiamati ad agire quando ormai la situazione generale era già compromessa. Piuttosto le responsabilità vanno attribuite ad altri, senza alcun dubbio, a chi ci ha preceduto. Per come si è sviluppata crediamo, a ragion veduta, che questa vicenda poteva risolversi diversamente ed in maniera più naturale se solo l’Amministrazione Coscia si fosse preoccupata di Amministrare».
PROGETTO APPROVATO NEL 2010 | «Un dato valga per rendere l'idea: il progetto di realizzazione del parco eolico per come è stato autorizzato oggi fu presentato al Comune di Montemarano già a febbraio 2010. Da quella data, però, nulla è stato fatto. Ne una campagna di informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ne è emersa alcuna posizione ufficiale del Comune Montemarano attraverso l'approvazione di un documento che la sintetizzasse, ne vi è traccia di corrispondenza intercorsa con la ditta proponente. Niente di niente.
Ora, oltre all'amarezza dovuta alla pesante eredità con cui siamo stati chiamati a misurarci e questa delle pale eoliche ne è l'ennesima riprova, non ci rimane che attendere le decisioni del tribunale con la serenità di chi non ha nulla da rimproverarsi».
Sabato 8 giugno 2013