Avellino | L'ALTRA FACCIA DEL BALLOTTAGGIO. tra le fila degli sconfitti
«Saremo un'opposizione costruttiva, corretta e di controllo»
di Erre Bi
AVELLINO | Come in tutte le competizioni, alla fine della corsa se da un lato c’è chi festeggia la vittoria con abbracci e brindisi, dall’altro c’è chi deve fare i conti con la sconfitta. Il ballottaggio nel capoluogo irpino ha consegnato la fascia tricolore al leader del centrosinistra Paolo Foti che sarà alla guida di Palazzo di città per i prossimi cinque anni, ma ha anche tolto la chance di sedere sulla poltrona più prestigiosa al suo sfidante: Costantino Preziosi.
LA SCONFITTA DELL’UDC | Il manager dell’Air incassa il colpo e conservando quella compostezza che da sempre lo contraddistingue accetta il risultato elettorale senza fare dietrologie. L’insindacabilità dei numeri ha certo stoppato la sua ascesa a Piazza del Popolo, ma non si ugualmente sente sconfitto.
IL COMMENTO DI PREZIOSI | «L’Udc - spiega - ha conquistato il 40% dei voti. Certo non abbastanza per poter vincere ma bisogna vedere il contesto. È stata una gara fatta completamente in solitario. Niente apparentamenti sotto banco, niente sostegni indiretti., niente somme algebriche di liste. Ha combattuto contro il centrosinistra, contro tutta l’area delle liste civiche, contro la stessa destra che non ha apportato alcun voto. Ha dovuto misurarsi con l’astensionismo, i seggi vuoti e le schede bianche. Quindi più che sconfitti possiamo dire con certezza che l’Udc in città è rappresenta dal 40% dell’elettorato. E non è un risultato da poco sotto il profilo sia etico che politico».
IL MESSAGGIO DI COERENZA | Certo un pò di rammarico c’è, proprio per il fatto di non essere stati capiti fino in fondo dai cittadini: «Il messaggio di coerenza del polo di centro non è passato. Noi abbiamo fatto una battaglia di valorizzazione della vita politica. Volevamo dare alla città la possibilità di azzerare tutto e ripartire. Invece si è continuati sulla stessa strada. Fino a ieri si diceva che il centrosinistra aveva devastato la città e alla fine si rivota la stessa compagine. C’è qualcosa di preoccupante in tutto questo».
OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA | Ma sul suo sfidante dice: «È un caro amico. Farò comunque i miei auguri a Paolo Foti. Spero che lui possa governare la città nel modo migliore. E che Avellino possa andare avanti. Noi, d’altra parte, saremo un’opposizione costruttiva, corretta, seria e di controllo purché si lavora nell’interesse della città va bene tutto» .
Lunedì 10 giugno 2013