Cantieri in battuta di arresto ed imprese in procedura fallimentare

Niente investimenti pubblici e privati

Settore edile scivola verso il tracollo

Il valore aggiunto del comparto è sceso del 24.4%. Persi 30mila posti

Crisi settore edile
Crisi settore edile

TRACOLLO SETTORE EDILE | «Il comparto edile irpino è al tracollo, occorrono provvedimenti immediati e concreti per rilanciare le attività delle costruzioni». É il commento del segretario provinciale della Fillea Cgil di Avellino, Toni Di Capua, che manifesta la piena adesione della categoria degli edili alla manifestazione nazionale unitaria di sabato prossimo a Roma.

NIENTE INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI | «Esistono – afferma Di Capua – gli elementi e le risorse per far ripartire le attività del comparto delle costruzioni, ma siamo all’ultima spiaggia, dopo di che il settore sarà completamente destrutturalizzato. Dal 2012, il settore delle costruzioni segna il passo, a causa della mancanza degli investimenti privati e l’immobilismo degli interventi pubblici, anche per quei cantieri già finanziati».

LE SPERANZA DELLA LIONI–GROTTAMINARDA | «Grosse speranze, in Irpinia, erano state riposte nei cantieri della Lioni-Grottaminarda, dopo la consegna dei lavori il 31gennaio scorso che avrebbe dovuto riguardare il primo stralcio, (svincolo terme di San Teodoro-Frigento) . Il tratto in questione è già finanziato con la disponibilità della somma di 70 milioni di euro (delibera cipe del 23/03/2012), ma l’impresa che doveva iniziare i lavori (Impresa SPA), è in procedura fallimentare, la stessa che faceva parte del consorzio Infra.Av concessionario. Sono passati sei mesi e ancora non si ha alcun riscontro».

I NUMERI DELLA DEBACLE | «Sul piano occupazionale i numeri sono oltremodo allarmanti, sia per il comparto edile che per quelli ad esso collegati. Il blocco dei cantieri da oltre un biennio - aggiunge Di Capua - ha decretato il fallimento di numerose piccole imprese locali e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Il valore aggiunto del comparto è sceso del 24.4% contro una media nazionale del 16%. Il segmento pubblico e quello privato sono in caduta verticale, rispettivamente un calo del 12,6% nel 2011 e si prevede un ulteriore riduzione nel 2013 del 10,7% e un calo sensibile dei permessi di costruzione. Sul mercato del lavoro ciò si traduce nella perdita di 30 mila addetti nel quadriennio della crisi e non si vede ancora il punto di inversione. A ciò si aggiunge la perdita di 200 milioni di salario prodotto, con riflessi negativi e drammatici sul reddito individuale e collettivo, aumento della cassa integrazione, tra l’altro in esaurimento».

LA BOCCATA DI OSSIGENO | «L’avvio dei grandi progetti può restituire una boccata d’ossigeno sul versante occupazionale e riaprire un circolo virtuoso nel settore. La Regione Campania può introdurre nuovi fondi derivanti dai progetti di programma «Più Europa» (623 milioni di euro) e dei 19 «Grandi Progetti» del POR (2.773 milioni di euro)».

MANIFESTAZIONE A ROMA | «La manifestazione di Sabato 22 giugno a Roma, alla quale la Fillea di Avellino parteciperà con una grande presenza di lavoratori e disoccupati del settore delle costruzioni, rappresenta un momento fondamentale per far sentire il grido di allarme del settore e dei lavoratori, per chiedere interventi concreti e immediati, con l’acquisizione di responsabilità specifiche da parte della politica e delle istituzioni».

Martedì 18 giugno 2013