Redazione Online
AVELLINO | In campagna elettorale tutto “fa brodo”, e anche il gossip non manca. Poi se si parla di Silvio Berlusconi il pettegolezzo va a terminare sempre nelle aule di tribunale. L’ex premier, infatti, che non è mai stato estraneo dal “rutilante” mondo del gossip e dei paparazzi, potrebbe presto arrivare ad Avellino per questioni giudiziarie. Ma non si tratta dei processi arci famosi nel quale attualmente il Cavaliere è impegnato. Il fatto è molto più “pruriginoso” e riguarda comunque un matrimonio finito, circostanza che richiederebbe comunque rispetto e attenzione per le persone coinvolte. Stando a quanto rivelano riviste web di gossip, blog e finanche il Fatto Quotidiano, Berlusconi potrebbe essere chiamato a comparire in qualità di teste al Tribunale di Avellino nell’ambito dell’udienza per la separazione dei coniugi Antonia Ruggiero e Giovanni Porcelli.
Al giudice Viviana Centola spetta decidere se ascoltare o meno l’ex presidente del Consiglio e il ragioniere Giuseppe Spinelli, uomo di fiducia di Berlusconi, famoso per il suo ruolo di tesoriere. Il Cavaliere ed il tesoriere sono stati chiamati in causa dai legali Mattia Trofa e Paola Falcone, avvocati di Giovanni Porcelli, giornalista Rai, sposato dal 2005 con Antonia Ruggiero, consigliera regionale del Pdl. Sarà teste dunque nella loro causa di separazione. Una separazione non consensuale, stando a quanto risulta dalle cronache dei giornali, contraddistinta da accuse reciproche. Per i legali di Porcelli, alla base della rottura tra il giornalista e la consigliera regionale ci sarebbe una relazione extraconiugale della donna proprio con il Cavaliere.
«L’ex premier – scrivono i legali nella richiesta di comparsa in costituzione avanzata per conto del loro assistito – aveva già omaggiato i coniugi Porcelli in occasione delle loro nozze di un importo di 50mila euro, arrivando poi ad elargire alla coppia, per l’acquisto della futura casa coniugale, una somma lievitata fino a un milione e 250mila euro, attraverso l’intervento di Giuseppe Spinelli, collaboratore e factotum di Silvio Berlusconi». Le somme sarebbero state giustificate in questo modo: «La signora Ruggiero aveva sempre rassicurato il marito – si legge nel testo scritto dagli avvocati – che la generosità dell’onorevole Berlusconi trovava giustificazione unicamente nel loro forte legame amicale. Pur tuttavia – scrivono gli avvocati – riguardo al rapporto della signora Ruggiero con il Cavaliere non mancavano di circolare voci e pettegolezzi di cui il Porcelli, riponendo piena fiducia nella moglie, e credendo nella onestà e lealtà della stessa, non si era mai curato. Purtroppo, a dispetto di quanto la Ruggiero volesse fargli credere, la relazione sentimentale da anni intrapresa con Berlusconi, non si era di fatto mai interrotta. Del resto, la Ruggiero – si legge ancora – sotto lo schermo della dichiarata amicizia, e poi dell’impegno politico, ha continuato ad avere con Berlusconi frequenti contatti che favorivano qualsiasi relazione». Ma c’è anche la parte della moglie che chiede la separazione per colpa accusando Porcelli di «essersi disinteressato del mantenimento della famiglia non disdegnando la compagnia di donne di dubbia moralità».
Martedì 12 febbraio 2013
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