Redazione Online
BISACCIA | Un appuntamento che ha lasciato un profondo solco nell’animo e nella mente di chi ha partecipato, perché al centro della discussione c’è stata la qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie. Partecipazione numerosa, soprattutto di operatori socio-sanitari e docenti, al seminario informativo «Autismo: un altro modo di percepire il mondo» organizzato dal Centro Studi Delacato di Sorrento presso il Castello Ducale di Bisaccia. Un’occasione per promuovere la conoscenza dei «disturbi dello spettro autistico» e incentivare la riflessione e lo scambio di esperienze, alla luce delle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze.
L’IMPORTANZA DI DIAGNOSI PRECOCI | Motore dell’iniziativa e dell’organizzazione la pedagogista irpina Michela Frascione che ha introdotto i lavori sottolineando in particolare come: «Grazie alla maggiore conoscenza scientifica della sindrome autistica negli ultimi dieci anni, siamo diventati sempre più bravi a porre diagnosi in tempi precoci. È assolutamente necessario che i professionisti impegnati nel progetto di cura e di trattamento dell’autismo diventino sempre più capaci di offrire adeguate possibilità di crescita e sviluppo ai soggetti con autismo. Giornate di studio come quella di oggi vogliono offrire un contributo a un processo di maggiore conoscenza del problema e al superamento di stereotipi e pregiudizi che circondano le persone con autismo per carenza di informazioni».
IL COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA | La partecipazione del dottor Antonio Parisi e della Dottoressa Anna Lisa Buonomo del Centro Studi Delacato e di Christina Caflisch, autrice del libro «Il cubo di Marzapane», che racconta la vita di sua figlia Lisa autistica, hanno suggellato l’evento con criteri di competenza e sensibilità. Il dottor Parisi, Presidente del Centro Delacato, nel suo intervento ha esplicitato: «Dobbiamo sempre tener presente che siamo di fronte ad un’alterazione funzionale del cervello che vincola queste persone a leggere il mondo in maniera diversa. Imprescindibile è il coinvolgimento della famiglia nel percorso terapeutico».
I PROGRAMMI RIABILITATIVI | La dottoressa Anna Lisa Buonomo, Direttore Scientifico del Centro, ha precisato: «É necessario svolgere un attento esame senso-percettivo-evolutivo per stabilire una corretta diagnosi delle disfunzioni senso-percettive proprie di ciascun soggetto autistico e progettare un appropriato programma riabilitativo».
L’AMORE FA LA DIFFERENZA | Christina Caflisch autrice del libro «Il cubo di Marzapane» ha portato la sua concreta esperienza. Molti i momenti toccanti del suo racconto. «É un libro di speranza – ha affermato Christina – una speranza che nasce dalla convinzione che le condizioni dell’autismo possono migliorare. Capire e comprendere sono le due chiavi che possono dare una mano, ma è l’amore a fare la differenza». Intanto, Michela Frascione, sempre in collaborazione con il Centro Studi Delacato di Sorrento sta cercando di avviare un’ulteriore iniziativa che dedicherà più giorni allo studio di questa importante problematica. Bisaccia, si candida così ad essere luogo di discussione sull’autismo.
Giovedì 6 giugno 2013
© Riproduzione riservata
1176 visualizzazioni