Edifici area Asi, sì a cambio destinazione d'uso

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Solofra | Stop allo sviluppo monotematico nella città della concia

Edifici area Asi, sì a cambio destinazione d'uso

Rilancio di una economia differenziata, diversa dal manifatturiero

Redazione Online

Area industriale
Area industriale

SOLOFRA | Alla fine arriva il sì del consiglio comunale di Solofra: è stato approvato il cambio di destinazione d’uso di un immobile dell’area industriale. L’Associazione T.e S.I. (Tutela e Sviluppo Integrato), con grande soddisfazione prende atto dell’obiettivo raggiunto.

CAMBIO DESTINAZIONE D’USO IN AREA ASI | È la prima volta dopo anni che in una zona Asi con vincolo conciario viene concesso l’esercizio anche di nuove attività produttive. Così in una nota i rappresentanti dell’Associazione T.eS.i.: «Approvata con voto unanime dei presenti in consiglio comunale, fatta la dovuta eccezione del voto di astensione di Paolo De Piano, la proposta di un imprenditore locale di cambiare la destinazione d’uso del proprio immobile: da Industriale a Commerciale e Terziario. Tutto ciò si è reso possibile in virtù di quanto disciplinato dal Decreto Sviluppo Decreto legislativo 106/2011 articolo 5 comma 13 lettera a). Da tempo l’imprenditore aveva fatto richiesta. Si é assistito nell'ultimo consiglio comunale di Solofra ad un evento storico che per la prima volta, dopo anni, in ambito di una zona ASI con vincolo conciario, ha visto la concessione dell’esercizio di nuove attività comunque produttive. Per Solofra, tra l’altro, questo evento è a dir poco rivoluzionario in quanto consente, senza se e senza ma, di utilizzare immobili che, altrimenti, in relazione al momento di crisi che sta sconvolgendo l’economia locale ed il settore della concia, sono destinati ad essere inutilizzati con costi economici e sociali anche altissimi».

SPOT SVILUPPO MONOTEMATICO |«Abbiamo fatto un grosso passo verso la libertà – continuano i portavoce dell’Associazione - e restituito la verità in relazione a procedure che, fortemente volute dal Consiglio tutto, ma in particolar modo dai tecnici dell’Associazione T.e S.I., hanno portato al risultato sperato: l’Area industriale di Solofra da oggi non è più monotematica. Grande soddisfazione per l’intera comunità. Nonostante il parere negativo espresso dall’ASI in sede di Conferenza dei Servizi, si è operata una estrema svolta epocale verso nuovi orizzonti e nuove proposte che vanno nella direzione di sviluppo e crescita».

ECONOMIA DIFFERENZIATA | «Mutuando il pensiero del presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Pisano - scrivono i portavoce dell'associazione T.eS.I.- possiamo asserire che se il mondo è cambiato Solofra deve cambiare; é questo certamente un epocale passo verso il cambiamento. Abbiamo assistito ad un compendio che ha visto imprenditori, tecnici, autorità locali, tutti uniti nel prendere in considerazione una proposta che riguarda un nuovo interesse per la comunità, una nuova offerta di lavoro, coraggiosa, ma che si apre ad una scommessa percorribile: il rilancio di una differenziata economia anche diversa dal manifatturiero. Chiaro e corretto è stato l’intervento dell’assessore all’Urbanistica Gerardo De Stefano che con perspicacia ha saputo persuadere il Pubblico Consesso articolando tutte le procedure dimostrative che le norme vigenti riportano, a partire dal cosiddetto Pubblico Interesse disciplinato del DPR 380/01 articolo 14 per la concessione dell’autorizzazione in deroga, fino a dimostrarne successivamente la Complementarietà e la compatibilità dell’intervento disciplinato nel Decreto Sviluppo. Successivamente il sindaco Michele Vignola ha illustrato con competenza l’iter procedurale per mezzo del quale si è potuto arrivare a tale determinazione e approvazione».

RIPERIMETRAZIONE ZONA INDUSTRIALE | «Ci piace ancora sottolineare - conclude la nota stampa - che, nella stessa seduta consiliare, il Civico Consesso ha preso atto e approvato anche la nostra richiesta di riperimetrazione della Zona industriale che formulava, a chi dicompetenza, di escludere dal perimetro industriale le aree ex Juliani e MAP per restituirle al luogo urbano e destinarle ad attività di interesse collettivo e ricreativo. Si tratta di uno spazio urbano, come già da noi ribadito, esteso per circa 120mila mq da poter utilizzare liberamente e, concretamente urbanizzare con una offerta edilizia capace di attrarre sul territorio investitori interessati e prepararla a nuovi investimenti per quando e quanto il Governo Nazionale vorrà porre nella propria agenda per il Mezzogiorno. Ribadiamo ancora e sottolineiamo che il tempo della competizione è finito; per non scomparire abbiamo bisogno di cooperazione. É indubbiamente ciò che stiamo facendo nel presente e ci proponiamo di fare nel prossimo futuro su ogni argomento di interesse comune per la nostra Città; nessuno ne è escluso, siamo consapevoli che solo con l’apporto di tutti si esce dalla crisi. A breve metteremo in campo nuove proposte sulla Safety e Security, sui nuovi modelli Formativi, sull’ambiente, che sottoporremo pure all’attenzione a tutti livelli interessati e d’ambito consapevoli di apportare prodotto del sapere come valore e principio di verità».

Mercoledì 1 maggio 2013

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