di Erre Bi
AVELLINO | Farsi ascoltare, a tutti i costi. Il tempo della pazienza è finito: si è esaurito nelle richieste rimaste inascoltate, nelle miriadi di procrastinazioni, nei tattici rimpalli di responsabilità. Martedì 2 luglio ci sarà una grande manifestazione a Roma sotto il Ministero del Lavoro, finalizzata ad ottenere il riconoscimento del pensionamento anticipato per gli ex lavoratori dell'Isochimica colpiti da patologie asbesto.
SIT-IN A ROMA | La decisione è stata presa ieri, durante la riunione al Centro Sociale Samantha della Porta, indetta dal Carlo Sessa del «Comitato di Lotta» e Franco D'Argenio della sezione provinciale dell'Ona. Presente anche il segretario provinciale di Rifondazione comunista Tony della Pia e il sindaco di Avellino Foti. Il Sit-in è stato stabilito a seguito del rigetto della richiesta di incontro con il Ministro del lavoro Enrico Giovannini. Da Avellino partiranno tre pullman: oltre una folta rappresentanza degli ex scoibentatori saranno presenti anche esponenti istituzionali e sindacali Alla manifestazione romana hanno infatti già dato la loro adesione Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
COSA CHIEDONO I LAVORATORI | I lavoratori dell’ex stabilimento chiedono attenzione: «È una questione di un’urgenza estrema. Sulla nostra testa pende una spada di Damocle: la nostra condizione di salute è estremamente precaria. Noi vogliamo solo un pensionamento anticipato: abbiamo quasi tutti sui 30 35 anni di lavoro alle spalle, non crediamo che sia uno sforzo eccessivo. C'è già una legge basta solo modificarla. Ci dovrebbe essere rispetto per la nostra situazione invece che questo silenzio assordante dal mondo istituzionale: ci sono stati numerosi decessi e sono stati colpiti quasi la stragrande maggioranza di lavoratori, ma anche molti familiari. La moglie di collega è in una situazione preoccupante. Se questo non è motivo di attenzione da parte di chi deve migliorare la qualità della vita delle persone allora cosa lo è?».
NESSUNO PUÒ DIRSI AL SICURO | Per questi operai un primo punto di riferimento istituzionale è già nel sindaco Foti. Il primo cittadino ha dato assicurazioni non solo sulla convocazione, prima del 2 luglio, a palazzo di città, di un tavolo con tutti i parlamentari irpini per creare un fronte compatto sulla vicenda. Inoltre ha garantito un confronto lunedì con il ministro dell’ambiente Orlando, in visita nel capoluogo per un convegno.
«L’Isochimica – ha affermato il neo eletto - non è uno scandalo avellinese, ma nazionale. E rispetto a questa questione l'Italia si dovrebbe vergognare. Il problema dell'amianto e di tutte le patologie ad esso connesse a cominciare dall’asbestosi non riguarda solo l'isochimica. Questa città ha problemi seri su questo argomento. È mio dovere e responsabilità occuparne. Nessuno può stare tranquillo partendo da me fino all'ultimo nato di stamattina».
Sabato 22 giugno 2013
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