Redazione Online
AVELLINO | Dopo aver onorato fino alla fine il proprio lavoro, operando anche in condizioni di elevato rischio per la propria salute, l’unica cosa che chiedono i lavoratori dell’ex Isochimica è l’accesso al pensionamento anticipato. Non si tratta di una concessione, ma del riconoscimento di un diritto. Tuttavia ogni volta che sembra vicina la parola fine, tutto cambia. Anche questa volta si è scoperto che la domanda di deroga inoltrata al Ministero del lavoro è ferma al palo.
OPERAI, NESSUN PENSIONAMENTO AGEVOLATO | Secondo quanto formalmente riscontrato dalla Direzione generale per le Politiche previdenziali ed assicurative, a seguito della richiesta informativa fatta, agli inizi di maggio, dal deputato Ms5 Carlo Sibilia, «Non sussiste un regime agevolato di accesso al pensionamento che esoneri i dipendenti dell’azienda di Borgo Ferrovia dal rispetto dei requisiti di età e anzianità contributiva previsti per la generalità dei lavoratori né si registrano interventi derogatori in favore di determinate aziende».
«Almeno – ha commentato il deputato Sibilia – è stata fatta chiarezza. Ora conosciamo lo stato dell’arte di questa delicatissima vicenda umana prima ancora che professionale e da questo momento in poi possiamo lavorare per intraprendere una seria e concreta azione formale allo scopo di ottenere la deroga alla normativa in vigore».
LOTTARE PER LA DEROGA | «I dipendenti della fabbrica dei veleni – ha continuato il deputato MS5 - hanno il diritto ad ottenere non solo un adeguato riconoscimento del proprio lavoro ma anche e soprattutto giustizia. La vicenda dell’ex Isochimica, con la malattia, la sofferenza, la morte e il disastro ambientale che ha causato, deve far riflettere tutti. Occorre profondere ogni sforzo per risolvere questa annosa questione che tocca da vicino i lavoratori e i cittadini. Deroga per gli ex dipendenti e bonifica dell’area di Borgo Ferrovia: devono essere le parole d’ordine da far valere in tutte le sedi competenti».
RISPETTO DEI DIRITTI | Gli fa eco anche il segretario del Prc Tony Della Pia che da anni si batte per i diritti dei lavoratori: «Gli ultimi sviluppi inerenti la vicenda legata al pensionamento anticipato dei lavoratori ex isochimica non ci sorprende, considerato che tutte le norme contenute nella legge 295/92 sono ostative viste le condizioni oggettive degli operai medesimi. Da diversi mesi andiamo predicando in tutte le sedi e con chi ha responsabilità istituzionali, parlamentari e di governo, che occorre la volontà politica, al fine di apportare le dovute modifiche con una deroga alla legge Fornero, per permettere alle vittime di questa vergognosa vicenda di ottenere i loro sacrosanti diritti».
SERVE CORAGGIO | «Serve un minimo di coraggio – chiude Della Pia - per non trattare la vicenda come un semplice problema burocratico amministrativo, ma per quello che realmente è: un assassinio di Stato coronato dal disastro ambientale, realizzato da persone spietate, con il sostegno e l'omertà dei tanti corrotti che con omissioni e silenzi, in nome del profitto hanno permesso tutto ciò. Noi non siamo più disposti ad ascoltare favole, che durano da trenta anni, mentre padri di famiglia muoiono, altri si ammalano ed un intero territorio continua ad essere contaminato».
Lunedì 3 giugno 2013
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