Irpinia tagliata fuori dal resto mondo. Trasporto pubblico locale nel degrado

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la denuncia delle segreterie Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Avellino

Irpinia tagliata fuori dal resto mondo
Trasporto pubblico locale nel degrado

Costituire al più presto l'Agenzia territoriale per la mobilità

Redazione Online

Tagli treni e autobus
Tagli treni e autobus

AVELLINO | Le Segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Avellino di concerto con le Segreterie di Categorie con un lungo comunicato stampa, denunciano lo stato di degrado del Trasporto Pubblico Locale in Irpinia. I problemi maggiori sono «l’assenza di una reale programmazione dei servizi da parte della Provincia che concedendo continue concessioni a imprese private e affidando il servizio alle singole aziende causa sovrapposizioni, senza una reale integrazione tra i diversi vettori (gomma-gomma e ferro-gomma) con uno squilibrio delle esigenze di mobilità all´interno del bacino».

DIRITTO ALLA MOBILITÀ | «Il diritto alla Mobilità - scrivono i sindacati - è garantito dalla Costituzione, deve essere assicurato sull´intero territorio Campano a tutti i cittadini, a prezzo accessibile, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Le organizzazioni sindacali auspicano un reale cambiamento delle politiche per la mobilità collettiva di persone e merci per preservare l´ambiente (vera ricchezza dell´Irpinia) fattore di crescita economica e di sviluppo sostenibile dell´intero territorio».

TAGLI CORSE DEL 50% | «Dobbiamo affrontare questioni spinose – continua la nota - riguardo al servizio che in alcune aree della Provincia ha messo in discussione i diritti dei cittadini, con tagli alle corse superiori al 50%, determinando tra l´altro un problema di natura occupazionale, finendo per penalizzare principalmente le fasce deboli e le zone rurali».

MEZZI OBSOLETI | «Non tiene conto dell´inefficienza infrastrutturale, dei mezzi obsoleti (Eav nel Baianese), degli sprechi e delle inefficienze aziendali e della mancata riorganizzazione e programmazione del sistema dei trasporti, mentre le organizzazioni sindacali ritengono che i servizi ordinari non possano scendere al di sotto della soglia dei servizi minimi, così come configurati nel 2010».

RISORSE INSUFFICIENTI | «Siamo fortemente preoccupati – puntualizzano congiuntamente Cgil, Cisl, Uil e Ugl - a causa dell´insufficiente stanziamento di risorse assegnate alla Campania per il TPL per l´anno 2013, auspichiamo che il tutto si risolva, in caso contrario, no a tagli lineari in tutta la Regione, tutelando la mobilità nelle zone interne».

INTEGRAZIONE GOMMA-FERRO | Le organizzazioni sindacali di Avellino chiedono: «Il rilancio e il potenziamento del trasporto pubblico in un territorio senza alternative di trasporto collettivo, così come si verifica in altre realtà, una vera lotta agli sprechi e alle inefficienze; treni e bus puntuali e decorosi, una vera integrazione dei sistemi gomma e ferro, una diversa politica degli investimenti, di razionalizzazione e il reperimento di nuove risorse per far funzionare il trasporto pubblico, quindi abbattere ulteriormente i costi interni delle singole aziende, senza scaricare la riduzione di risorse sulle spalle dei lavoratori».

SÌ ALLA LIBERALIZZAZIONE GARE | «In Provincia – proseguono nel comunicato - bisogna dare il via libera alla liberalizzazione con gare Europee, con un´unica azienda (lotto provinciale), con guadagni in termini di performance, con attenzione degli Enti Locali, per incentivare il trasporto collettivo e penalizzare il trasporto individuale su gomma, con decisioni più politiche che tecniche, scomode e impopolari da assumere per gli amministratori, ma che costituiscono l´unico modo per migliorare l´ambiente, la salute dei cittadini e la qualità della vita, con una rimodulazione della mobilità cittadina per avviare quel processo non più procrastinabile di decongestionamento del trasporto cittadino».

NAPOLICENTRISMO ESASPERATO | Secca stoccata delle parti sociali anche per chi sta ai piani alti: «Dobbiamo registrare in tutti questi anni, segnali d´indifferenza e d´irresponsabilità del mondo politico e istituzionale della nostra provincia rispetto al tema della mobilità e dell´ambiente, il tutto per colpa di un Napoli centrismo esasperato e di una classe dirigente provinciale che non si fa sentire più, che ha perso peso e spessore, le organizzazioni sindacali mirano a ricompattare il fronte comune irpino, e gli attori protagonisti del Patto per lo Sviluppo, rilanciandone l´azione e la proposta, per contrastare la crisi economica e chiedere, soprattutto alla politica, maggiore attenzione per la provincia di Avellino».

AZIONE DI PROTESTA COMPATTA | «Se si vogliono avere livelli di servizio degni di un paese civile – sottolineano i sindacati - chiediamo a tutte le forze politiche, sociali, associazione dei consumatori, lavoratori, studenti e cittadini di stare all´erta e di impegnarsi in un´azione di contrasto ai tagli indiscriminati affinché questi territori, già fortemente penalizzati, non perdano nuove opportunità di crescita e di sviluppo».

RICORSO AI FONDI FAS E POR | Ad Avellino si è puntato sull´innovazione e sulla qualità del Trasporto Pubblico Locale su gomma, all´avanguardia con finanziamenti ben definiti: Por 2007-2013 e Fas, per l´adeguamento e potenziamento delle autostazioni di Avellino, di Nusco (Ponteromito), di Grottaminarda, di Torrette di Mercogliano, del deposito di Flumeri, di Pianodardine (zona di AV), di Lioni e con il progetto a basso impatto ambientale (metropolitana leggera) del comune di Avellino.

L’AIR, UNICA AZIENDA SOLIDA | «L´80% circa dei Km su gomma effettuati in Irpinia è svolto dal Gruppo Air – precisano nella nota - che attraverso una buona politica imprenditoriale/sindacale, ma soprattutto col sacrificio dei lavoratori, ha fatto sì che l´Air è l´unica azienda solida nel disastrato e fallimentare settore trasporti in Campania con una propria capacità d´indebitamento, assicurando con puntualità le retribuzioni ai lavoratori e nel portare a termine le Autostazioni che debbano restare patrimonio della comunità Irpina, da dove attingere risorse aggiuntive sul Trasporto Pubblico Locale, su questo punto come Organizzazioni sindacali saremo intransigenti, nessuno ulteriore scippo alla nostra Irpinia».

MARGINALITÀ FERROVIE | «Il trasporto su ferro – denunciano i sindacati - in questa provincia è marginale, con una situazione drammatica per la qualità del servizio, con le linee abbandonate a se stesse, senza investimenti, con crescenti problemi di sicurezza, dovuto anche al costante ridimensionamento dei livelli occupazionali, ampliando a dismisura il Gap con le altre realtà territoriali».

SOPPRESSIONE LINEE | «É stata soppressa la linea tra Avellino - Lioni - Rocchetta, nonostante la mobilitazione e gli sforzi fatti per dare un futuro a questa linea, anche sotto il profilo turistico e l´utilità sotto il profilo del trasporto di persone e di merci, così come si è espresso ultimamente il Commissario Provinciale Coppola».

MANCATO SVILUPPO BANDA LARGA | «Al tavolo Provinciale sul Patto dello Sviluppo, per la Banda Larga e Ultralarga - ricordano Cgil, Cisl, Uil e Ugl - abbiamo posto il problema riguardo ai 120 km di fibra ottica, già cablate, lungo la linea Avellino-Rocchetta, finanziata con fondi Europei a Rete Ferroviaria Italiana, portando a conoscenza che fino a un anno fa i primi 30 km di autostrada telematica, erano perfettamente funzionanti, mentre i rimanenti 90 km sono stati resi inservibili da atti di vandalismo e mancata manutenzione, ma che possono essere ripristinati in pochissimo tempo, una grandissima opportunità di sviluppo per tutti i comuni attraversati dalla linea ferroviaria, che in virtù di questo patrimonio infrastrutturale potrebbe costituire anche un punto di connessione per i comuni non direttamente toccati dalla linea ma facilmente collegabili».

I COSTI DELLO SPRECO | «É uno dei tanti effetti collaterali dell´abbandono decretato dall´alto della linea Avellino - Rocchetta Sant´Antonio, per il quale il sindacato chiede che sia fatta luce per accertare responsabilità e a chi addebitare i costi dello spreco».

PENALIZZATA L’IRPINIA | «Sono state soppresse le due coppie di treni tra Avellino e Napoli, che servivano i pendolari del Serinese, Solofrano e del Montorese verso Napoli; riduzione dei collegamenti da Benevento ad Avellino, trasporto competitivo rispetto alla gomma, con un´apertura part-time della stazione di Avellino; da Avellino a Salerno solo due coppie di treni con il rischio concreto che con l´orario invernale la chiusura della linea e vivere lo stesso dramma dell´Av-Rocchetta; la soppressione dei treni regionali tra Benevento-Ariano Irp. e Foggia; insomma l´80% dei tagli dei Km/Treni in Campania di Trenitalia ricadono sul territorio Irpino, mettiamoci la riduzione dei treni sulla Valle Caudina, ridotte le corse dei treni della Circumvesuviana (linea Napoli - Baiano)».

INTEGRAZIONE FERRO-GOMMA | «Quanto parliamo d´integrazione ferro-gomma - insistono i sindacati - a questo, ci riferiamo, consapevoli dello stato di crisi del settore, richiediamo il ripristino delle corse soppresse ferro-gomma, di rivedere le concessioni, gli affidamenti e i contratti di servizio alle aziende dl tpl che riguardano le aree provinciali del Baianese (inserendo Monteforte nel servizio urbano di Avellino), della Valle Caudina e del Montorese-Solofrano (SITA, EAV ferro-Gomma, Trenitalia, Amu, A.Ir,piccole e medie imprese di trasporto della Provincia di Avellino), per questo siamo convinti che la programmazione dei servizi e l´effettiva gestione degli stessi debbano rispondere a un unico Ente Istituzionale, la Regione Campania».

DIFFERENZIARE I SERVIZI | «Sappiamo benissimo che nei nostri territori c´è un problema di razionalizzazione tra le varie aziende su gomma e d´integrazione ferro-gomma, risolvibili anche con le gare d´appalto che l´Assessore Regionale ha dichiarato di voler bandire, così come previsto dalla legge 24 Dicembre 2012 n. 228 (legge di stabilità 2013) in cui sono definiti i criteri e le modalità con cui ripartire e trasferire alle Regioni le risorse del fondo nazionale trasporto pubblico locale (che non possono essere destinate a finalità diverse da quelle del TPL ferro-gomma), si deve tener conto del rapporto ricavi da traffico e costi dei servizi (ferro-gomma), salvaguardando le esigenze della mobilità nei territori anche con differenzazioni dei servizi, rimodulando i servizi a domanda debole e dopo i tempi tecnici per il bando, riprogrammazione, rimodulazione e sostituzione dei contratti di servizio che sono quindi oggetti di revisione».

IL RUOLO DELLA REGIONE | La Legge Regionale n. 5 del 06 maggio 2013 al comma 89 prevede che la Regione è designata quale Ente di Governo del bacino unico Regionale ottimale può essere suddiviso in più lotti individuati dalla Giunta Regionale, sentita la Commissione consiliare permanente competente, con il supporto dell´ACaM, nel rispetto dei seguenti criteri e obiettivi: a) contenimento della spesa pubblica; b) liberalizzazione e concorrenza; c) economie di scala; d) differenziazione; e) massimizzazione dell´efficienza dei servizi e dell´efficacia dell´azione amministrativa.

AGENZIA TERRITORIALE PER LA MOBILITÀ | «Come organizzazioni sindacali Irpine - concludono i segretari nella nota - proponiamo all´assessore regionale Vetrella che il lotto che ci interessa sia come minimo a livello Provinciale, istituire l´Agenzia territoriale per la mobilità sostenibile sul territorio Irpino, così come previsto all´art. 28 della legge 3 del 2002, a maggior ragione visto che il comma 2 dell´art. 42 è abrogato dalla legge n.5 del 06 maggio 2013 (ex art.42 comma 2, sanciva: La Regione, sulla base dei programmi triennali presentati dagli Enti locali competenti e da essa approvati, trasferisce alle Province e ai Comuni Capoluogo di Provincia o agli altri Enti locali, ai sensi dell´articolo 8, comma 4, le risorse da destinare alla copertura degli oneri relativi ai servizi minimi).

Venerdì 10 maggio 2013

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