di Erre Bi
SANT’ANGELO DEI LOMBARDI | Questa mattina, in occasione del 150° anniversario dell’istituzione del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, si terrà presso l’Aula Magna del Palazzo di via Petrile, il convegno dal titolo «1862-2012 Centocinquanta anni di Amministrazione della Giustizia».
L'ANNIVERSARIO | Interverranno il presidente del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi - Vincenzo Beatrice, il Procuratore della Repubblica - Antonio Guerriero, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati altirpino - Bruno Salzarulo e del sindaco di santangiolese - Michele Forte. Al dibattito prenderà parte anche l’Associazione Piccoli Paesi. La manifestazione è stata organizzata per ricordare, insieme agli operatori del mondo della Giustizia e ai rappresentanti politici, la storia giuridica e culturale del Palazzo di Giustizia.
I TAGLI DELLA SPENDING REVIEW | Una celebrazione, quella di oggi, dal retrogusto amaro per via dei tagli previsti dal Decreto Legislativo numero 156 del 2012 sulla revisione della geografia giudiziaria. Sotto la scure della spending review dovrebbero cadere sia il Tribunale di Sant’Angelo che di Ariano Irpino. Questa previsione, dettata da esigenze puramente economiche, finirebbe con il gravare su realtà interne spesso già fortemente svantaggiate dalla scarsa presenza di reti istituzionali e dei relativi servizi.
LA BATTAGLIA DEI SINDACI | È per questo che i sindaci dell’Alta Irpinia sono già pronti a dare battaglia. È di ieri la redazione di un documento da inviare al Governo per chiedere la moratoria di 24 mesi contro la chiusura dei due tribunali di montagna. «Il presupposto degli interventi normativi, in questo drammatico periodo - scrivono i primi cittadini - è la urgente necessità di dover ottenere un risparmio di spese per venire incontro alle esigenze di pareggio del bilancio dello Stato, esigenze necessarie ed assolute per il rilancio dell'economia. In questo caso la soppressione del Tribunale e della Procura di Sant’Angelo dei Lombardi e del Tribunale e della Procura di Ariano lungi dal procurare risparmio determinerà maggiori oneri nel bilancio dello Stato degli enti locali e pericolosi ritardi nella Giustizia in quanto il tribunale di Avellino non è assolutamente in grado di ospitare il personale e le strutture degli uffici giudiziari di Sant’Angelo dei Lombardi».
DIGA CONTRO LA CRIMINALITÀ | «Abolire i tribunali nelle aree interne – continua il documento - toglierebbe inoltre definitivamente ogni ulteriore possibilità di sviluppo a questi territori; se la Giustizia è i discutibilmente una risorsa, lo Stato non può sottrarre a questi territori una delle fondamentali precondizioni per il loro sviluppo. In particolare la Procura e il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi sono stati sinora non solo una diga per contrastare la crescente invasione delle organizzazioni criminali presenti nel territorio campano e pugliese ma hanno consentito alle popolazioni locali di ottenere rapidamente giustizia. E questi servizi sono irrinunciabili soprattutto per comunità ubicate in luoghi impervi, in località molto distanti tra loro e prive di adeguati collegamenti pubblici».
DISAGI PER I CITTADINI | I sindaci dell’Alta Irpinia ribadiscono che una svolta verso l'efficienza del sistema è stata già operata dal Governo Monti nel dicembre scorso attraverso la previsione dell'accorpamento delle 6 sedi dei Giudici di pace presenti nel circondario di s. angelo ed il mantenimento solo di quella presso la sua sede principale. «Ciò consentirà di ridurre gli uffici giudiziari da 1250 a solamente 165 quante sono le sedi dei tribunali con le relative Procure circondariali a seguito della soppressione di 674 giudici di pace su 846. É evidente che la eventuale soppressione dei tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi ed Ariano Irpino rende più gravoso l'accesso ai servizi, anche di volontaria giurisdizione, per migliaia di cittadini, comporta il trasferimento degli uffici finanziari con ulteriore aggravio di costi per la popolazione e provoca il depauperamento di zone territoriali, già depresse per ragioni storiche e contingenti, attraverso il trasferimento di diverse categorie di professionisti legati alle attuali strutture giudiziarie e che danno un apporto prezioso all' economia zonale ed al tessuto sociale».
ALLUNGAMENTO TEMPI GIUSTIZIA | Altro punto fondamentale: la soppressione dei due tribunali determina, il trasferimento del carico delle pendenze civili e penali su tribunali che già soffrono e sono in emergenza, con l'inevitabile ed ulteriore allungamento dei tempi di definizione delle controversie e, con l'accorpamento di un ufficio ad un altro, la necessità di ingenti investimenti nell'edilizia giudiziaria e, quindi, l'impiego di risorse economico-finanziarie per adeguare o realizzare ex novo le strutture accorpanti.
CHIESTA MORATORIA | «Va ribadito – chiude la nota - che il tribunale di Avellino non è assolutamente in condizione di poter ricevere né a livello strutturale né a livello organizzativo un ulteriore appesantimento del carico derivante dall'accorpamento del tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi così come dichiarato e conclamato costantemente dai propri organi amministrativi e giudiziari e in particolare dalla giunta comunale del capoluogo. Alla luce delle considerazioni svolte i sindaci dell'Alta Irpinia chiedono al Governo una moratoria per la chiusura dei tribunali irpini per un periodo non inferiore a 24 mesi onde valutare, se del caso per mezzo di apposita Commissione, le conseguenze che le soppressioni dei presidi avranno sui rispettivi circondari. La moratoria consentirà di trovare la soluzione più opportuna al funzionamento del sistema giustizia, in ossequio al dettato ed allo spirito della legge delega».
ASSOCIAZIONE DEI PICCOLI PAESI | Dalla parte dei sindaci anche l’Associazione dei Piccoli Paesi dell’Alta Irpinia: «Chiudere i Tribunali significa dare il colpo mortale a questi territori. Già negli ultimi anni le aree interne hanno perso moltissimo: ospedali, ferrovie, scuole. Questa logica finisce con lo spogliare di tutti i servizi le piccole realtà locali creando cittadini di serie A e B. Presto potranno chiuderete anche i presidi di sicurezza del territorio: Commissariato di Polizia, Comando dei Carabinieri, Comando della Guardia di Finanza, Stazione della Forestale. Con un ulteriore impoverimento. Dobbiamo scendere in campo e far sentire la nostra voce.»
Sabato 20 aprile 2013
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