La città saluta il Prefetto Cinzia Guercio. Oggi il passaggio ufficiale di consegne

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Avellino | Dopo lunghi 8 mesi alla guida del comune capoluogo

La città saluta il Prefetto Cinzia Guercio
Oggi il passaggio ufficiale di consegne

Tra le priorità in eredità a Foti il caso dell'ex Isochimica

di Erre Bi

Il Prefetto Cinzia Guercio
Il Prefetto Cinzia Guercio

AVELLINO | Dalla gestione commissariale a quella politica: il comune di Avellino volta ufficialmente pagina. La città saluta il prefetto Cinzia Guercio che per otto mesi è stata alla guida del Comune, traghettando con charme e fermezza la nave con mare in burrasca in acque più tranquille. Questa mattina con la consegna del testimone al sindaco neo eletto Paolo Foti e il lascito di due relazioni, una sullo stato finanziario delle casse di Palazzo di città e l’altra sul personale, si conclude l’esperienza del Commissario nel capoluogo alto irpino.

BILANCIO LAVORI | Agli organi di stampa la Guercio ha fatto un breve bilancio del suo lavoro: «Quando sono arrivata – ha detto – ho trovato un Comune con problematiche simili a molti altri enti, ma alcune questioni erano acutizzate dal fatto che erano state lasciate a loro stesse senza soluzione, per troppo tempo. C’erano delle scadenze immediate come per «Europa più». In questo caso abbiamo ristrutturato l’ufficio e abbiamo motivato maggiormente i dirigenti per far capire loro che questo era un treno che non si poteva perdere per via delle responsabilità occupazionali nei confronti di Avellino»

FOTI NON HA BISOGNO DI CONSIGLI | E sul primo cittadino, eletto da poco aggiunge: «Il vostro sindaco non ha bisogno di consigli. Abbiamo avuto la possibilità di parlare e soprattutto c’è stato il passaggio di consegne con delle piccole relazioni: la commissione è arrivata fino a questo punto ora si passa ad una gestione politica».

EMERGENZA ISOCHIMICA | Riflessione aperta anche sull’Isochimica: «Si tratta di una priorità – ha precisato la Guercio - Il caso è stato tenuto sotto le ceneri dell’amianto per molto tempo. E quando ce ne siamo resi conto siamo rimasti sbalorditi perché nessuno aveva portato alla Commissione questa problematica nel modo giusto, altrimenti avremmo cominciato prima a fare quel poco che si poteva fare». E su Avellino a cui al suo arrivo, aveva dato 6 dice: «È un comune sano. C’è da parte di dirigenti e funzionari la voglia di ricominciare».

Mercoledì 19 giugno 2013

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