Redazione Online
AVELLINO | Il Rapporto sull’Economia relativo all’anno 2012, redatto dalla Camera di Commercio di Avellino e presentato oggi presso la sede di via Duomo, ci restituisce e ci conferma un quadro economico della nostra provincia piuttosto drammatico.
QUADRO DRAMMATICO | La riprova della presenza costante di questa crisi dilaniante che, ha oramai colpito tutti settori produttivi è il dato relativo alla tenuta delle imprese irpine: circa 2500 aziende sono state costrette a chiudere battenti nell’anno 2012. Il solo dato positivo è rappresentato dall’aumento dell’export, con una produzione che sfiora il miliardo di euro. Non possiamo affermare altrettanto per il dato relativo alla disoccupazione che, secondo il rapporto è incrementata di ben dieci punti percentuali rispetto all’anno 2011. Un dato che purtroppo è in costante aumento da diversi anni, che costringe una moltitudine di giovani e laureati a trovare occupazione altrove, lontano dalle loro famiglie e dalla loro terra. Sono loro a pagare maggiormente il prezzo di questa crisi, privati dei loro sogni e delle loro aspettative. Un altro dato negativo è rappresentato dal Pil che, in Irpinia si attesta al 93esimo su scala nazionale con un inflazione in continuo aumento.
DISOCCUPAZIONE E PRECARIATO | «Non possiamo più permettere – afferma il segretario generale Cisl Irpiniasannio Mario Melchionna a questa crisi di martoriare ulteriormente il nostro territorio. Non dimentichiamo che oltre ad una disoccupazione giovanile sempre più preoccupante, sono tanti i lavoratori che hanno perso il proprio posto di lavoro e tantissimi quelli che vivono in una situazione di precariato, senza contare le forti ripercussioni psicologiche che, spesso inducono a gesti estremi».
RIDARE SPERANZA | «L’appello della Cisl IrpiniaSannio alle Istituzioni, alla Politica, agli Imprenditori è quello di rinnovare il proprio impegno nella ricerca di soluzioni possibili ai diversi problemi legati al nostro territorio, di risposte possibili alle tante famiglie che non arrivano a fine mese e soprattutto di speranze possibili ai cittadini irpini che hanno il diritto di poter costruire il proprio futuro nella loro terra».
Venerdì 14 giugno 2013
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