Redazione Online
AVELLINO | In vista delle elezioni comunali del 26 e 27 maggio, il Movimento 5 Stelle di Avellino ha presentato alla cittadinanza il programma frutto dei gruppi di lavoro e della campagna di ascolto nelle periferie con un volantinaggio. All’appuntamento, di questo pomeriggio, lungo Corso Vittorio Emanuele, angolo via Verdi, ha preso parte anche il deputato Carlo Sibilia.
VOLTARE PAGINA | «Quella del 25 aprile è una data scelta non a caso – dichiara la candidata a sindaco-portavoce, Tiziana Guidi – Il nostro auspicio, infatti, è che Avellino riesca finalmente a voltare pagina e a liberarsi dei vecchi apparati partitici che, di certo, non hanno fatto il bene della città. Noi rappresentiamo la speranza del cambiamento non solo perché avanziamo proposte condivise dalla gente ma anche perché siamo cittadini tra cittadini. La politica deve tornare a mescolarsi con la società, valorizzarne le energie positive e ragionare insieme sui problemi e le soluzioni migliori, ponendo sempre un’attenzione particolare alle fasce deboli della popolazione».
LA PROPOSTA | In quest’ottica, infatti, il M5Stelle ha protocollato ieri mattina agli uffici competenti di Piazza del Popolo una domanda per l’estrazione a sorte (in seduta pubblica) degli scrutatori, dando priorità a coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate.
«Come già avanzato in molti Comuni italiani da parte dei locali gruppi del Movimento – dichiarano i candidati alla carica di consigliere – abbiamo proposto al Commissario prefettizio, Cinzia Guercio, di procedere ad un incrocio dei dati tra coloro che sono iscritti all’albo comunale degli scrutatori e contemporaneamente negli elenchi, a disposizione del Centro per l’Impiego, degli inoccupati o disoccupati. Se il numero di questi ultimi risulterà superiore a quanto necessario per le operazioni nei seggi, allora si procederà ad una loro estrazione a sorte; se inferiore, verranno nominati tutti di diritto e i posti vacanti saranno attributi, tramite sorteggio, ai restanti iscritti all’albo. L’entrata economica per qualche giorno di lavoro rappresenterebbe per le persone senza occupazione una bocca d’ossigeno di cui l’amministrazione deve farsi carico».
Giovedì 25 aprile 2013
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