di Erre Bi
DISERTATO APPUNTAMENTO CON LA STORIA | Se appuntamento con la Storia doveva essere, al dir la verità non si sono presentati in tanti. I cittadini di Montoro Inferiore e Superiore, chiamati al Referendum per l’unione dei due Comuni, hanno letteralmente disertato le urne. Al voto sono andati su 17027 elettori solo 7528, cioè il 44,21%. Molto meno della metà. Ma la consultazione è comunque valida perché, precedentemente, era stata approvata dalla Giunta regionale campana una legge ad hoc che abrogava il limite tassativo del quorum per questa votazione.
VINCONO I Sì | Quindi con il 77,41% dei sì e il 22,59% dei no l’unione dei due comuni ci sarà. Si tratta di un passaggio chiave che porta al superamento del frazionismo locale e a ricadute positive su tutto il territorio circostante. Come sottolineato nei giorni scorsi dall’onorevole Pietro Foglia «Montoro diventerà, dopo la fusione, la terza città per numero di abitanti e dunque acquisterà più peso dal punto di vista politico a livello regionale e nazionale. Sarà il centro della Valle dell’Irno, rappresentando uno snodo cruciale tra il salernitano e l’Irpinia» . Inoltre potrà gestire direttamente, senza l’intermediazione burocratica da parte della Regione Campania, i fondi europei che riceverà con una maggiorazione del 20% nella programmazione 2014-2020, in quanto sarà una città di 18mila anime.
COME HANNO VOTATO? | Ma vediamo nel dettaglio come hanno votato i cittadini:
A Montoro Inferiore hanno votato il 43,07% degli aventi diritto
A Montoro Superiore hanno votato il 45,58% degli aventi diritto
Complessivamente i sì sono stati 5749 (77,41%) mentre i no 1678 (22,59%)
A Montoro Inferiore i sì sono stati 3129 cioè il 79,36%, mentre i no 814 cioè 20,64%
A Montoro Superiore i sì sono stati 2620 sì cioè il75,2% mentre i no sono stati 864 cioè il 24,8%
Martedì 28 maggio 2013
© Riproduzione riservata
1284 visualizzazioni