Ricostruzione abitazioni alluvionati a maggio la posa della prima pietra

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Cervinara | a tredici anni dalla tragedia che sconvolse la comunità caudina

Ricostruzione abitazioni alluvionati
a maggio la posa della prima pietra

Alla cerimonia sarà presente anche l'assessore Regionale Cosenza

di Erre Bi

Volontari impegnati a ripulire le strade dal fango
Volontari impegnati a ripulire le strade dal fango

CERVINARA | Giovedì 2 maggio 2013, alle 11, in località San Marciano di Via Cupa si svolgerà la cerimonia di apertura del primo cantiere per la ricostruzione delle abitazioni fuori sito degli alluvionati della frazione Ioffredo. Saranno presenti: Edoardo Cosenza - assessore Regionale, Flavio Cioffi - commissario Arcadis, Francesco Bianco - Difensore Civico della Regione Campania. Il programma prevede una Santa Messa in Memoria delle vittime, presso la Chiesa del Divino Amore, benedizione del cantiere e posa della prima pietra.

TREDICI ANNI FA LA TRAGEDIA | Una giornata questa, attesa da tempo dalla comunità caudina profondamente sconvolta dai tragici eventi di 13 anni fa, quando una valanga di fango e acqua si abbatté sul paese. Il disastro intorno alla mezzanotte del 15 dicembre 1999: dopo tre giorni di pioggia insistente, un fiume di melma e detriti venne giù sconvolgendo ben 8 comuni. Furono colpiti: Cervinara, Manocalzati, Pietrastornina, Roccabascerana e San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino; Cusano Mutri e Pannarano in provincia di Benevento; e Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno. Le squadre di soccorso a fatica riuscirono a mettere in salvo la popolazione. Il grave smottamento dei fianchi del monte Mafariello era stato causato dallo straripamento di due torrenti locali: Ioffredo e San Gennaro

MORTI E SFOLLATI | I maggiori danni li subì proprio Cervinara, dove morirono 6 persone e venne distrutta la frazione Ioffredo. Oltre alle vittime e alle decine di feriti, furono numerosissimi anche gli sfollati: un terzo della popolazione di Cervinara, tremila persone, fu costretta ad abbandonare il paese.

LA SVOLTA | Una pagina davvero dolorosa, resa ancora più amara dalle varie lentezze burocratiche che, a lungo, hanno paralizzato la ricostruzione e reso stagnante la messa in sicurezza dell’area alluvionata. Per moltissime famiglie il ritorno alla normalità non c’è mai davvero stato. Non hanno mai più potuto rientrare nelle proprie cose sventrate dalla furia della natura. Fino allo scorso luglio il 60% del territorio del comune di Cervinara era ancora sotto i vincoli della zona rossa.
Ora invece sembra aprirsi finalmente una schiarita sulle quelle nubi impenetrabili che hanno ombrato la comunità caudina.

Lunedì 22 aprile 2013

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