Redazione Online
LIONI | «Alla comunità che ha incontrato e attraversato «Rouge Spa» in questi quattro anni; alla cittadinanza lionese ed irpina sensibile e mobilitata sul tema della difesa del territorio e degli spazi sociali; alle associazioni e ai comitati che si battono per la salute e l'ambiente, contro precarietà e miseria; ad artisti, operatori sociali, docenti, lavoratori, professionisti, che riconoscono e supportano l’autorganizzazione sociale dei bisogni attraverso la riappropriazione degli spazi; a tutti coloro che lo vorranno, di sostenere concretamente la lotta per la difesa di #torricellapark, attraverso la partecipazione e la mobilitazione, e di farsi portavoce assieme a noi di questa necessità di spazi sociali come strumento per la trasformazione dal basso dei territori e delle nostre vite». Parte così l’appello a firma «Rouge spazi pubblici autogestiti di Lioni» che, dopo la sospensione dello sgombero, rilancia la mobilitazione dell’unico punto rosso dell’Alta Irpinia.
YO NO MIGRO | La dice lunga già il titolo della manifestazione «Yo no migro», appuntamento quindi a domenica 30 giugno dalle 19 in poi in quel di Lioni per un nuovo momento di confronto e discussione pubblica sull’emergenza spazi sociali e che troverà anche il tempo per un ultimo saluto a Margherita Hack, la signora delle stelle perché, fanno sapere i ragazzi di torricellapark: «Ci sono persone che rendono i mondo più interessante, e lei era una di quelle».
SPAZI DI AUTOGESTIONE | «Pensiamo che l'occasione di una svolta decisiva per il territorio potrà essere effettivamente colta solo a condizione che essa nasca dall'effettiva partecipazione dal basso in tutte le fasi, dalla progettazione, all'esecuzione e al controllo - riporta la nota -. L'esistenza, quindi, in questo territorio, di un importante esperimento di autogestione e autorganizzazione è perciò ora più che mai una ricchezza da valorizzare, non un ostacolo da chiudere o delocalizzare: e la sua tutela dovrebbe essere garantita delle amministrazioni locali come dalla cittadinanza. Difenderemo questi spazi, la loro ricchezza e la loro autonomia, perché oggi sono la nostra alternativa possibile. Vedremo cosa accadrà, ma di sicuro c’è una cosa: aqui estimos!».
Sabato 29 giugno 2013
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