di Erre Bi
ATRIPALDA | Soldi, tantissimi soldi. Guadagni facili e immediati con pochissimi rischi. Avevano pensato proprio a tutto Marrone Amerigo e Marino Roberto i due pluriprgiudicati di 37 e 41 anni arrestati nel pomeriggio di ieri per spaccio di droga ad Altavilla.
UN PIANO PERFETTO | Avevano messo su un piano perfetto, curato in ogni dettaglio, compresa la valigia pronta sotto il letto per poter, se necessario, tagliare la corda alla svelta. Avevano scelto come base per nascondere l’hashish un casolare abbandonato, tra i comuni di Altavilla e Tufo. Una zona ritenuta sicura, perché impervia e isolata, difficile da raggiungere anche a piedi per la vegetazione fittissima.
PIAZZAMENTO DEI PANETTI | Massima astuzia anche nella strategia per il piazzamento dei panetti: solo vendita all’ingrosso, niente dettaglio, per non sporcarsi le mani e dare troppo nell’occhio. Allo smercio ci pensavano poi i vari pusher che coprivano l’intero territorio irpino e sannita.
GEOLOCALIZZATORI PER IL PEDINAMENTO | I due trafficanti erano attentissimi a non lasciare tracce in giro, comprese quelle telefoniche. Tanto che gli inquirenti, nonostante i sospetti e gli indizi raccolti da tempo, per incastrali definitivamente hanno dovuto eseguire lunghi appostamenti e hanno dovuto usare i geolocalizzatori per non perderli mai di vista.
SEQUESTRATI 7 KG DI HASHIS | Ma alla fine i due un passo falso l’hanno fatto. A destare sospetti i troppi viaggi nel loro covo segreto. Ieri pomeriggio l’ultimo ritorno per un nuovo rifornimento. Ma questa volta il casolare non era vuoto: ad attenderli, appostati lì da quattro giorni, c’erano gli agenti della squadra mobile guidati dal Paolo Iodice e Elio Iannuzzi. I due pregiudicati sono stati così tratti in arrestato, mentre sono stati sequestrati 63 panetti di hashish, per un peso totale di 6,5 chilogrammi.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE | A spiegare i dettagli dell’operazione, il Capo della Squadra Mobile, Paolo Iodice: «Altavilla Irpina è stata per noi investigatori una fonte inesauribile di attività. E il rinvenimento, nella giornata di ieri, di ingenti quantitativi di droga è la dimostrazione che le nostre intuizioni erano giuste. E i due pericolosi pregiudicati hanno un curriculum criminale di tutto rispetto: si sono sempre contraddistinti per una particolare scaltrezza. Pur essendo stati, negli ultimi anni, sempre nel focus investigativo sono riusciti a farla franca. Per questo il risultato di ieri è cosi importante».
SCATTANO LE MANETTE | I due uomini, condotti nel carcere di Bellizzi sono anche cognati perché sposati con due sorelle calabresi. La Questura non esclude possibili contatti anche con la criminalità calabrese con partite di droga proveniente propria dalle vicina regione.
Martedì 14 maggio 2013
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